La zona protetta della Riserva naturale orientata Bosco di Favara e Bosco Granza si estende su un territorio agricolo appartenente ai comuni di Aliminusa, Cerda, Montemaggiore Belsito e Sclafani Bagni.
Flora
L’area è dominata da sughere, roverelle, ornielli e lecci.
Gli arbusti presenti nel sottobosco sono composti dalle specie tipicamente diffuse nel bosco siciliano, quali il prugnolo, il biancospino, il melo selvatico, l’asparago spinoso, il pungitopo, il pero mandorlino, cespugli fioriti di citiso trifloro, simile alla ginestra.
Nei prati si possono trovare il ciclamino primaverile e lo zafferanetto ramoso.
Le aree meglio conservate sono quelle meno accessibili come il Monte Soprana a 1127 metri s.l.m. dove si possono trovare sassi coperti di licheni, indice della qualità dell’aria.
Significativa la vegetazione palustre e lacustre nei pressi dello stagno di cozzo Bomes a 833 metri s.l.m. che, anche avendo forti variazioni del livello idrico durante l’anno, ha una zona centrale che non si prosciuga mai.
Fauna
La fauna della riserva è molto ricca e vi si possono trovare numerosi mammiferi come il cinghiale, la volpe, la martora, la donnola, la lepre appenninica, il coniglio selvatico, il riccio, l’istrice, il quercino, il ghiro, il mustiolo e la crocidura sicula.
Molte anche le specie di uccelli, che comprendono il codibugnolo di Sicilia, la ghiandaia, il corvo, il calandro, il beccamoschino, lo storno nero, la cincia, il pettirosso, l’usignolo, il merlo, lo strillozzo, la sterpazzolina, il tordo bottaccio, la cappellaccia, il cardellino, il gheppio, il cuculo, la poiana, lo sparviere, l’assiolo, la civetta, il barbagianni, la coturnice siciliana, la quaglia, l’upupa, il picchio rosso, il colombaccio e la beccaccia.
Si trovano anche molte specie di insetti, anfibi e rettili.
Sentieri