Polizzi Generosa

Il sito su cui sorge la cittadina di Polizzi Generosa è stato frequentato sin dal VI secolo a.C. come documentano i rinvenimenti archeologici. In epoca bizantina l''attuale paese si sviluppò e ricevette il nome di Baseapolis (Città del Re); subì la dominazione araba. In epoca normanna il conte Ruggiero fece fortificare la Rocca ed il Castello; la nipote, contessa Adelasia, Signora di Polizzi, diede grande impulso al paese, che si estese notevolmente, ospitando in pacifica convivenza diverse etnie (bizantini o greci, arabi, latini, ebrei). Federico II le concesse nel 1234 il titolo di Generosa, che da allora è rimasto come parte integrante del nome.
Polizzi, salvo brevi periodi, fu sempre città demaniale e difese sempre gelosamente, anche a prezzo di gravi sacrifici, la propria indipendenza.
Il periodo di maggiore splendore fu quello rinascimentale, spiegabile col fatto che fosse il nodo principale di un sistema viario notevolissimo per l'epoca, le due trazzere regie, la "Messina Montagne" e la "Montagna-Marine".
La presenza di molte famiglie nobili e la legge del maggiorasco, con la conseguente monacazione dei figli cadetti, fecero sì che a Polizzi fossero presenti tutti gli ordini religiosi e che il paese si arricchisse di chiese e conventi pieni di opere d'arte.
La decadenza di Polizzi cominciò con la peste, che colpì il paese alla fine del XVI secolo e dimezzò gli abitanti. In seguito la vita sociale fu caratterizzata da forti contrasti tra i nobili, che detenevano il potere, e gli esponenti della nuova classe borghese "i civili", ai quali era stato riconosciuto il diritto di concorrere alle cariche pubbliche.


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